Oggi le criobanche sono composte da numerosi freezer criogenici, per lo più di marche e modelli diversi, acquistati dall’organizzazione del laboratorio nel corso degli anni.
Una necessità molto importante nei sistemi di automazione è quella di avere la possibilità di cambiare la posizione di ogni congelatore criogenico senza dover modificare il software o molte altre impostazioni importanti del PLC principale dedicato al processo di automazione.
L’ostacolo a questa operazione è l’utilizzo di diversi protocolli di comunicazione che ogni contenitore criogenico utilizza: protocolli modbus, protocolli proprietari, diversi cablaggi a due o quattro fili, diverse velocità di comunicazione da 9600 a 38400 baud, ecc. Queste differenze rendono molto difficile l’operazione di scambio di contenitori criogenici e la loro sostituzione con modelli più nuovi o semplicemente scambiarli all’interno dello stesso impianto.
Inoltre nei nuovi progetti di realizzazione delle criobanche, dove i freezer criogenici non sono ancora definiti, è molto utile avere un “jolly converter” per adattare i nuovi contenitori criogenici in ingresso da installare.
Infine, quelle criobanche utilizzate come “disaster recovery” devono necessariamente essere estremamente flessibili nell’accogliere qualunque tipo di freezer criogenico dovesse essere trasportato in condizione di emergenza (catastrofi naturali, incendi, incidenti, …)
Il nostro modulo S310.cryoLink risolve questi problemi perché effettua una conversione di protocollo tra lo standard eagleNet utilizzato dall’S300.smartPLC e ogni singolo freezer criogenico.
Esso è installato a parete, nelle immediate vicinanze del freezer criogenico ad esso collegato. L’S310.cryoLink ha un display LCD a colori da 4.3″ che mostra la temperatura, il livello e gli allarmi rilevati dall’elettronica del congelatore criogenico.